Associazione Mask APS

Festival internazionale di nuova musica


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PROGRAMMA

VI. MaskFest 2015

Bologna Cello Project

23 Maggio 

Auditorium Chiesa dei Servi di Maria, Valdragone, San Marino

 

Ancient end contemporary virtuosities

Duo SoliPse

16 Luglio

Oratorio Valloni, Chiesa dei Cavalieri di Malta, San Marino

 

Flauto e live electronics

Roberto Fabbriciani + Nicola Baroni

26 Novembre

Centro di Ricerca Musicale, Teatro San Leonardo, Bologna

 

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BOLOGNA CELLO PROJECT / I-J-EL 
23 Maggio 2015, ore 18:30

Auditorium Chiesa dei Servi di Maria, Valdragone, San Marino


Interactive sounds
Music by Massimiliano Messieri, Nicola Baroni, Lawrence Casserley, Frank Zappa, Led Zeppelin.
Bologna Cello Project: Antonio Mostacci, Elena Zivas, Akiko Nakada, Antonello Manzo. Nicola Baroni, cello, interactive system and live electronics.

 

Il tema del VI MASKFEST 2015 è la contaminazione, e non a caso il concerto inaugurale vede composizioni dei Led Zeppelin, Lawrence Casserley, Nicola Baroni, Frank Zappa e Massimiliano Messieri. Un concerto evento all’insegna della trasformazione, nel quale lo strumento acustico con l’ausilio dell’elettronica si evolve in hyper-instrument. Evoluzione. Evoluzione del musicista dell’interprete e anche del pubblico. Partecipare a questo concerto, in un periodo dove la corruzione degli animi è quotidiana, vuol dire credere nella speranza che il pensiero della cultura contemporanea possa trasformare il grigiore dello stato sociale attuale in un futuro più roseo, con la stessa freschezza e sincerità in cui i suoni cambieranno la percezione dell’ascoltatore. Questo il motivo per cui al concerto inaugurale del VI MASKFEST sono presenti musicisti-concertisti di differenti nazionalità. 

 

Il Bologna Cello Project (Antonio Mostacci, Elena Zivas, Akiko Nakada, Antonello Manzo) nasce come percorso didattico nel gennaio 2009, fra le storiche mura del Conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna, per iniziativa del M° Antonio Mostacci. Formato da professori e studenti delle classi di violoncello del Conservatorio, l’ensemble propone un repertorio che spazia da trascrizioni di brani celebri della tradizione classica dal XVI al XX secolo a composizioni tratte dalla letteratura specificamente dedicata ai violoncelli fino ad arrivare ad arrangiamenti originali di famosi brani pop e rock. La calda sonorità del gruppo ha inoltre affascinato numerosi compositori contemporanei che hanno deciso di scrivere brani originali, Diego Conti, Franck Krawczyk, Bojana Petrovic, Enrico Guerzoni, Cristian Gentilini, Emanuela Turrini, Roberto Freak Antony, Nicola Baroni, Massimiliano Messieri per citarne solo alcuni. In virtù dell’intimo legame del violoncello con la voce umana, il repertorio prevede anche numerosi brani cantati per i quali il Bologna Cello Project collabora sovente con cantanti di fama nazionale e internazionale, le cui vocalità spaziano dal pop al jazz fino alla lirica: Sara Jane Morris, Roberto Freak Antony, Luca Carboni, Luisa Cottifogli, Giulia Barozzi, Anna Maria Chiuri, Cristina Renzetti, Elena Ortalli, Carolina Lippo, , Rica L. Nepomuceno, Cinzia Prampolini, La Tarma ecc. In più occasioni la musica del Bologna Cello Project è confluita nell’arte cinematografica dei registi Niccolò Manzolini, Miriam Raccah, Emanuele Angiuli e Gianluca Zenone e nell’arte coreografica della danzatrice macedone Elisaveta Skalovska. Il Bologna Cello Project è una realtà multiforme e può essere composto, in base alle necessità di esecuzione e di repertorio, da 4, 5, 6, 8 o 12 violoncellisti . Dall’inizio della sua attività il BCP ha partecipato a numerose iniziative, spettacolari, spesso di impegno sociale e civile. Tra le altre cose promuove lo studio del violoncello con lezioni-concerto aperte e gratuite. Si esibisce regolarmente su tutto il territorio nazionale ed estero. Per l’Adatto Record ha pubblicato il suo primo lavoro discografico ed in uscita il secondo cd dell’ensemble. Per Sheva Collection il Bologna Cello Project ha registrato in prima internazionale L’Abbè Agathon di Arvo Pärt, diretti dalla bacchetta magistrale di Roberto Molinelli. Recentemente il BCP insieme al violoncellista e musicista elettronico Nicola Baroni ha realizzato concerti performativi che prevedono interazione creativa tra strumenti tradizionali e processi digitali, il tutto fondato sul concetto di Hypercello ideato e sviluppato da Tod Machover al MIT a partire gli anni 90. Lawrence Casserley, nato 10 Agosto 1941 a Little Easton, Essex (Regno Unito), è un compositore, un direttore d'orchestra e un performer di musica elettroacustica in tempo reale. Ha dedicato la sua vita musicale allo sviluppo dell’elaborazione elettronica dal vivo come strumento a sé stante. Nel 1952 la sua famiglia si trasferì a New York. Dopo un anno alla Columbia University si è sviluppato il suo crescente interesse per la musica. Mentre intraprendeva varie occupazioni ha frequentato corsi serali, e più tardi corsi diurni a tempo parziale al Chicago Musical College, e gli studi di composizione, direzione d'orchestra, percussioni e flauto al Roosevelt University di Chicago. Nel 1966 ha ricevuto una laurea BMus con una specializzazione in composizione, torna poi nel Regno Unito per proseguire gli studi di composizione, direzione d'orchestra e percussioni presso il Royal College of Music di Londra. Nel 1967 diviene uno dei primi studenti del nuovo corso di Musica Elettronica presso il RCM insegnato da Tristram Cary. Nel 1970 è invitato a far parte del corpo docente RCM come assistente di Cary. Dal 1970 in poi ha guidato e suonato con molti gruppi di performance dal vivo e multi-mediali, in particolare con Hydra (il gruppo multimediale creato con Eddie Franklin-White), VAMP di Peter Donebauer (Video e esecutori di musica), Tubo Scultura e il Electroacoustic Cabaret. Durante il 1980 ha collaborato con Simon Desorgher nella creazione del Festival Nettlefold, che in seguito divenne il Colourscape Music Festival. Collabora inoltre con Peter Jones a installazioni interattive audiovisivi sotto il titolo di "armonia cromatica". Da quando ha lasciato la RCM si è concentrato sulla libera musica improvvisata, e ha sviluppato uno strumento Signal Processing soprattutto per l'elaborazione del suono dal vivo nella musica improvvisata. Casserley è molto conosciuto per le sue collaborazioni con Evan Parker (CD su Touch e psi) ei suoi Ensemble elettroacustici (CD su ECM), ma ha anche collaborato con molti altri musicisti per spettacoli in tutta Europa, Nord e Sud America, India e Giappone. 

 

Nicola Baroni (1959) ha ottenuto i diplomi di conservatorio in violoncello e in musica elettronica, nonché una laurea in Estetica Musicale presso l'Università di Bologna (tesi su Alvin Lucier). Ha partecipato a corsi di perfezionamento in violoncello e musica da camera con Franco Rossi, Alain Meunier, Anner Bijlsma, Siegfried Palm presso l'Accademia Chigiana di Siena, al Music Festival, di Città di Castello, alla Hochschule di Franz Liszt a Weimar, la Schleswig-Holstein Hochschule a Lubecca, Corsi di Baden-Baden Estate, il Festival Casals di Prades. Ha seguito le fasi di software musicali e live electronics a AGON-Audiofficine in Milano e presso l'IRCAM di Parigi. Insegnante di violoncello presso il "Monteverdi" Conservatorio di Bolzano, oltre alle tecniche di improvvisazione nei dipartimenti di Nuove Tecnologie e didattica, Baroni sta sviluppando un progetto di dottorato su gli Hyper-strumenti ad arco presso l'Università di Edimburgo. Dopo precedenti collaborazioni con diverse orchestre sinfoniche nazionali ed europee, ha intrapreso un intensa attività di musica da camera in Duo e in Trio con pianoforte e quartetto d'archi. Le sue attività di interprete e di ricercatore della musica XX secolo lo hanno visto collaborare direttamente con compositori come Sylvano Bussotti, Paolo Castaldi, Franco Donatoni, Ivo Malec, Igor Linz Maues, Alvin Curran, Massimiliano Messieri, Lawrence Casserley, Mauro Graziani. Attualmente è totalmente immerso nella composizione elettroacustica, e soprattutto nelle prestazioni del live electronics con l’hyper-cello, per l'improvvisazione, nuove produzioni artistiche e l'interpretazione delle partiture grafiche. Esibitosi in Europa, Stati Uniti, Sud America e Giappone, la sua discografia spazia dalla musica di Monteverdi a quella di Scelsi sino ai compositori dei giorni nostri, con etichette discografiche prestigiose come Tactus, Bongiovanni, Luna, Rivo Alto, La Bottega Discantica, per la quale ha recentemente pubblicato il CD antologico "Violoncello Italiano. XXI Secolo". 

 

Massimiliano Messieri (1964), compositore, direttore d’orchestra e live electronics performer, nel 1997 il Festival Internazionale Associazione Mozart Italia di Rovereto gli commissiona, col patrocinio de’ Internationale Stiftung Mozarteum Salzburg, la TafelOpera Don Giovanni il dissoluto redento (1998), opera che viene inserita nell’enciclopedia didattica “Musica dal Vivo” edita da Loescher con la prefazione di Claudio Abbado. Nel 2000, l’Istituto Nazionale di ricerca per la Fisica della Materia gli commissiona Leonids’ play (composizione per 5 cd audio realizzata sull’oggetto sonoro concreto delle Leonidi, fornito dalla NASA). Nel 2004, rappresenta al castello di Ettersburg (Weimar) il melodramma Gretchens Traum patrocinato dalla Stiftung Weimar Klassik. Accademico mozartiano dal 1998 e socio d’onore dell’Unione Nazionale Scrittori e Artisti, nel 2012 termina per il violoncellista Nicola Baroni la sua opera “Zadig” 21 capricci per violoncello e hypercello. Vincitore del primo premio assoluto ai concorsi internazionali di composizione 2 Agosto (Bologna, 1997), 100 note (New York, 2006), CMN (Miami, 2013), le sue partiture sono state commissionate ed eseguite presso il Teatro Comunale di Bologna, il Parlamento Regionale della Sassonia di Dresda, HAMU Sala delle Muse di Praga, Schlosskirke di Ettersburg, Concorso Internazionale Pianistico della Repubblica di San Marino, 92° Anniversario della Riconquista dell’Indipendenza della Polonia a Cracovia, Forfest di Kromeriz, oh-Ton Festival di Oldemburg, Cracovia Sacra, ArtX Detroit al Max M. Fisher Music Center a Detroit, Spectrum Foundation di New York, CCRMA Stanford University, KSFNM Festival Kennesaw State University. Messieri è docente presso l’Istituto Musicale Sammarinese dal 2002.

ANCIENT AND CONTEMPORARY VIRTUOSITIES 

Duo SoliPse
16 Luglio 2015, ore 18:15
Oratorio Valloni, Chiesa dei Cavalieri di Malta, San Marino


Musiche di Mario Castelnuovo-Tedesco, Massimiliano Messieri, Miroslav Tadic, Edison Denisov, Augustín Pío Barrios Mangoré, Astor Piazzolla.
Duo Solipse: Elena Stojceska, flauto; Romain Petiot, chitarra.


https://www.sanmarinortv.sm/news/cultura-c6/musica-contrada-maskfest-clausura-ex-s-chiara-a102689

 

FLAUTO E LIVE ELECTRONICS

26 Novembre 2015, ore 21

Centro di Ricerca Musicale, Teatro San Leonardo, Bologna


ore 21

intervista a Roberto Fabbriciani: Compositore e interprete oggi. La collaborazione tra Luigi Nono e Roberto Fabbriciani

a cura di Paolo Cecchi

 

ore 21.30
Roberto Fabbriciani + Nicola Baroni

Roberto Fabbriciani flauto, ottavino, flauto basso, flauto iperbasso
Nicola Baroni live electronics

musiche di Bruno Maderna, Luigi Nono, Henry Pousseur, Luigi Sammarchi, Adriano Guarnieri, Nicola Baroni / Roberto Fabbriciani

 

Bruno Maderna (1929-1973)
Musica su due dimensioni (1958) 
per flauto e nastro magnetico

Luigi Nono (1924-1990)
Das atmende Klarsein, fragment (1981) 
per flauto basso, nastro magnetico e live electronics

Henry Pousseur (1929-2009)/ Roberto Fabbriciani (1949)
Zeus joueur de flûtes (2006) 
per flauto e nastro magnetico

Adriano Guarnieri (1947)
. . .Come cielo sconfinato (2015) PRIMA ASSOLUTA
per flauto iperbasso, flauti e live electronics

Luigi Sammarchi (1962)
Exaiphnes (2015) PRIMA ASSOLUTA
per flauti e live electronics

Nicola Baroni / Roberto Fabbriciani (1949)
Kobane (2015) PRIMA ASSOLUTA
per flauti ed elettronica interattiva

nell’ambito di RESISTENZA ILLUMINATA; omaggio a Luigi Nono nel settantesimo anniversario della resistenza e della guerra di liberazione 1945 – 2015

a cura di Associazione Mask

 

Il concerto si apre con una delle prime opere che storicamente determinano un dialogo tra strumenti della tradizione classica e mezzi elettroacustici. L’obiettivo di integrazione tra le tecnologie e il fattore espressivo della musica dal vivo suggerisce a Maderna l’idea di libertà comunicativa e gestuale che sta alla base della sua seconda versione di Musica su due Dimensioni.
Il programma prosegue con due decisive opere di repertorio per la cui realizzazione l’interprete Fabbriciani si è posto come elemento creativo a fianco dei compositori Nono e Pousseur. Principalmente nel campo della Musica Elettronica si è infatti storicamente sviluppato un approccio dinamico verso i linguaggi sonori, con un accento verso la collaborazione musicale e di conseguenza verso nuove strategie di ascolto. Il tema dell’interazione ambientale e delle potenzialità spaziali del suono sono alla base della tecnica del Live Electronics, così come sviluppata da Nono nel brano in programma, presso lo studio SWF di Freiburg. E qui sta un rilevante filo concettuale della serata, che pone al suo centro la poetica visionaria di Luigi Nono, la sua idea di suono, spazio, ascolto, virtualità, nella sua modalità illuminata e non-precostituita di fare musica.
A sviluppo degli orizzonti aperti da queste grandi figure della generazione degli anni 20, vengono presentate tre nuove opere in prima esecuzione assoluta. La risonanza, il movimento e la gestualità sono alla base della suggestiva visione del suono che ci offre Guarnieri, mentre sul tema della polifonia e sulla dimensione della memoria si sviluppa l’approccio di Sammarchi al Live Electronics.
Chiude la serata un brano collaborativo di Baroni/Fabbriciani, centrato senza indugi sul ruolo creativo dell’interprete, questa volta dotato di tecnologie che gli permettono di guidare e modellare in prima persona la complessità dei suoni elettroacustici. Il flauto aumentato, grazie a tecniche di analisi in tempo reale è in grado di generare partiture animate, dialoghi interattivi, movimenti sonori nell’ambiente.

 

Roberto Fabbriciani
“...Qualsiasi cosa egli suoni è sempre nel modo migliore.” John Cage (1989).
Roberto Fabbriciani ha studiato flauto con Severino Gazzelloni e composizione con Camillo Togni. Le sue doti interpretative unite all’interesse per la musica elettronica lo hanno reso presenza centrale nello sviluppo della musica contemporanea e sperimentale nel corso degli ultimi decenni. Ha lavorato a lungo con Luigi Nono, presso lo studio sperimentale della SWF a Freiburg, e collaborato con alcuni tra i maggiori compositori del nostro tempo: Berio, Boulez, Bussotti, Cage, Carter, Castiglioni, Clementi, Dallapiccola, De Pablo, Donatoni, Ferneyhough, Françaix, Gaslini, Guarnieri, Hosokawa, Huber, Krenek, Kurtág, Ligeti, Maderna, Messiaen, Morricone, Petrassi, Pousseur, Rihm, Rota, Sani, Sciarrino, Stockhausen, Takemitsu, Yun, molti dei quali gli hanno dedicato numerose ed importanti opere da lui eseguite in prima assoluta. Ha suonato come solista per i direttori Claudio Abbado, Ernest Bour, Riccardo Chailly, Peter Eötvös, Vladimir Fedoseyev, Michael Gielen, Cristóbal Halffter, Djansug Kachidse, Vladimir Jurowsky, Peter Maag, Bruno Maderna, Riccardo Muti, Giuseppe Sinopoli, Lothar Zagrosek e con orchestre quali l’Orchestra della Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, le Orchestre della Rai, London Sinfonietta, Orchestre Symphonique de la Monnaie, WDR di Colonia, SWF Baden-Baden, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, Bayerischer Rundfunks, Münchener Philharmoniker.

 

Nicola Baroni
Diplomato in Violoncello e in Musica Elettronica, è docente presso il Conservatorio “Monteverdi “ di Bolzano. All’attività di solista e interprete classico unisce l’attività nel campo dell’improvvisazione, della composizione interattiva e del Live Electronics. Sviluppa ambienti software per la composizione musicale in tempo reale, attraverso analisi del gesto e dell’intenzione creativa del musicista. Ha svolto attività di ricerca e di produzione nel repertorio del XX Secolo con gli ensemble Octandre, Icarus, Siddharta, Musica Attuale, Musica/Realtà, Interensemble, Antisonic-Elektronika, FontanaMix. L’attenzione per le prassi esecutive si è manifestata anche con la pratica musicale su strumenti antichi e le pubblicazioni sul repertorio barocco per la casa editrice Ut Orpheus. L’attività discografica comprende opere di Monteverdi, Torelli, Liszt, Malipiero, Villa Lobos, Scelsi, Cisternino, Bussotti, Messieri, Unterhofer, Scelsi, Scannavini, Castaldi, in collaborazione con le etichette Tactus, Bongiovanni, Discantica, Luna, Rivo Alto. E’ presente da anni nel panorama concertistico con repertorio contemporaneo, romantico, barocco. Si è esibito in festival nazionali e internazionali in Europa, Stati Uniti, Sudamerica e Giappone.

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Venezia, Interno casa di Luigi Nono alla Giudecca, primi anni Sessanta © Eredi Luigi Nono; Archivio Luigi Nono, Venezia